L’ex Napoli segna il definitivo 2-1 nello spareggio per il passaggio del turno. La squadra di Cisse scavalca i sudamericani e chiude il girone al secondo posto
Finisce con l’Ecuador in lacrime al Khalifa. I sudamericani, a un passo dagli ottavi di finale, tornano a casa per il Senegal. Tutti in maglia gialla piangono disperatamente. Senza Mendez, e con il Valencia infortunato e quasi inafferrabile, l’Ecuador è molto lontano da quello che hanno abbattuto il Qatar e poi spaventato l’Olanda. Il Senegal aveva bisogno di vincere e ha vinto: è entrato con più grinta, veloce e verticale per un po’, e con un ingresso in area di rigore del migliore in campo, Sarr, si è aggiudicato il rigore trasformato in gol dallo stesso esterno sinistro. Nella ripresa l’Ecuador, cambiando uomini e sistema, ha reagito passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1, ma non è stato altro che un attacco confuso e mai veramente pericoloso: si sono ingannati con il destro di Caicedo, ma ha è stato Koulibaly a chiudere il conto. Gli africani hanno fatto check senza troppi problemi. Con il 2-1 è secondo posto meritato per il Senegal che si è dimostrato superiore nello scontro diretto. È stata annunciata come la migliore africana, crescendo partita dopo partita.
IL MALE ECUADOR
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Certo, Mendez è la chiave dell’Ecuador, e il Valencia, goleador con tre gol su tre, non sta in piedi: ma questo non basta a spiegare il cambio di atteggiamento. Partito con un 4-3-3 abbastanza statico, l’Ecuador soffre nel primo tempo la pressione del Senegal, che finalmente sembra essersi mosso: il gioco è leggero, veloce, sempre verticale, calato in un 4-3-3 con due centrocampisti altissimi (P. Gueye e I. Gueye) che si schierano, e due esterni, Ndiaye (destro) e Sarr (sinistro), che fanno molti danni alla difesa sudamericana. Dia, il 9 della Salerno, si è reso pericoloso solo una volta con il pallone a lato. L’Ecuador non riesce mai ad uscire e alla fine si schianta quando Sarr irrompe dalla sinistra: Torres viene superato e l’altro difensore centrale, Hincapiè, arriva confuso e atterra il senegalese. Rigore indiscusso che lo stesso Sarr trasformerà: 1-0, il Senegal è attualmente agli ottavi di finale.
KOULIBALY DEFINITIVAMENTE
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Mentre la qualificazione è compromessa, l’Ecuador entra nel secondo tempo con un atteggiamento diverso e due nuovi centrocampisti, Cifuentes e Sarmiento, davanti ai deludenti Grueso e Franco. Si passa a un 4-2-3-1 più offensivo, con una spinta dalle fasce, ma il Senegal tiene senza problemi. Finché un calcio d’angolo distrae la difesa e il pallone, tirato da Torres, finisce con Caicedo che calcia quasi sulla linea a porta vuota. E’ il 23′, l’illusione dura due minuti perché con un’azione simile e contraria – calcio di punizione invece che calcio d’angolo – è Koulibaly ad avere lo specchio libero per il 2-1. E qui finisce la partita, nonostante il confuso assedio finale dell’Ecuador che non si fa mai veramente pericoloso. Senegal agli ottavi di finale, l’Africa si sveglia.
29 novembre 2022 (modifica 29 novembre 2022 | 18:24)
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